RINVII ANGOLARI CUBICI SERIE R
CARATTERISTICHE PRINCIPALI E GUIDA ALLA SCELTA
Il rinvio angolare è un sistema progettato per trasmettere un moto rotatorio di potenza ad assi perpendicolari tra loro.
I BUONI MOTIVI PER UTILIZZARE I RINVII R
Vediamo le caratteristiche principali dei rinvii angolare cubici R:
- forma cubica per un montaggio universale e intercambiabile su ogni macchina
- disponibili in otto grandezze (54-86-110-134-166-200-250-350)
- si distinguono per la leggerezza del carter, che per le prime sette grandezze -tranne che per la 350 che è in ghisa- sono in lega di alluminio
- ingranaggi conici Gleason, in acciaio Nikel-Cromo, che assicurano la massima capacità di scarico; per garantire lunga durata, sono trattati superficialmente con cementazione-tempra.
- cinque rapporti di riduzione o moltiplica. 1:1 – 1:1,5 – 1:2 – 1:3 – 1:4
- alberi in acciaio al carbonio a 80Kg/mmc
- tre tipologie standard di prese: alberi maschi, cavità con trazione tramite linguetta o profilo scanalato di tipo UNI 8953 o trascinamenti tramite calettatori
- alberi maschi rettificati in tolleranza h7 e alberi forati per linguette o calettature rettificati in tolleranza H7
- cuscinetti a rulli conici – tranne per la grandezza 54 che monta cuscinetti a sfere a gola profonda
- anelli di tenuta in mescola nitrilica, su richiesta in Viton, Silicone, Teflon e altro
- lubrificazione ad olio. La grandezza 54 è lubrificata a grasso sintetico permanente
DIMENSIONAMENTO DEL RINVIO ANGOLARE
La tipologia del rinvio angolare si individua in base alle esigenze di movimentazione da soddisfare. E’ importante avere già l’idea dello schema di impianto in modo da identificarne correttamente i flussi di potenza.
Per prima cosa è indispensabile individuare potenze, numero di giri, coppie da trasmettere, momento torcente e, presa di forza scegliendo tra alberi maschi, alberi cavi con linguetta, profilo scanalato UNI 8953 o topo DIN, calettatori o cavità esagonali…
E molto importante, poi, tener conto della gravosità dell’impiego del rinvio angolare. E in particolare prestare attenzione a:
- determinazione del fattore di servizio Fs
- ciclo di funzionamento che può essere costante o intermittente
- temperature massime e minime di esercizio consigliate da -20° a +80°
- verifica di carichi radiali e carichi assiali per ogni singolo albero
- valutazione dell’ambiente (polveroso o altre condizioni)
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