Versioni attuatori lineari elettrici:
Sono disponibili 3 versioni di attuatori lineari elettrici
Attuatori lineari elettrici motore in linea
Attuatori lineari elettrici motore ortogonale
Motore parallelo
Specifiche tecniche e prestazioni:
- Potenze fino a 50.000 N
- Velocità lineare fino a 230 mm/s
- Alimentazione in corrente alternata monofase 220/50Hz, continua 12V – 24V – 36V, alternata motori elettrici trifase 230/400-50 Hz 230/400-60Hz
- Dispositivi di fine corsa e controllo della corsa
- Vite TPN
- Vite a ricircolo di sfere VRS
- Conformi alla direttiva ATEX
Cosa sono gli attuatori lineari elettrici e a cosa servono ?
Innanzitutto gli attuatori lineari elettrici sono dei dispositivi elettromeccanici che trasformano il moto rotatorio di un motore elettrico in un moto lineare dell’asta.
Sono, infatti, utilizzati in diverse applicazioni: principalmente in sollevamenti, posizionamenti o aperture in diverse applicazioni; allestimento veicoli, portavalori, solare, impianti siderurgici, macchine alimentari, confezionamento e imballaggio, inoltre cannoni d’innevamento, macchine agricole, attrezzature per disabili e anziani, impianti nel settore medicale etc.
Quali sono i principali componenti degli attuatori elettrici ?
Motorizzazione
Le motorizzazioni disponibili sono diverse e variano anche in base alla taglia di attuatore e alla coppia o velocità. Principalmente motori in corrente continua o motori in corrente alternata. In alcune applicazioni, inoltre, è possibile che i motori siano dotati di un freno di stazionamento. Questo è indicato in applicazioni dove si richiede un’attuatore irreversibile e in applicazioni con ripetuti ON/OFF.
Meccanismo di riduzione
Disponibili diversi meccanismi di riduzione, il più utilizzato è quello a vite senza fine. Tuttavia, si possono avere anche riduttori ad ingranaggi, a cinghia o a coppia conica.
Meccanismo di traslazione
Solitamente steli con filettatura trapezoidale in acciaio ottenuto con processo di rullatura i quali sono accoppiati a madreviti in bronzo. Se richiesto dall’applicazione è possibile avere anche viti a ricircolo di sfere VRS, rullati e temprati, accoppiati a madreviti (o chiocciole) temprate e rettificate.
Dispositivi per il controllo
Prima di tutto, agli attuatori elettrici è possibile abbinare diversi dispositivi per il controllo della corsa.
I finecorsa possono, quindi, essere:
- Meccanici integrati a microswitch ad un contatto di scambio (regolabili)
- Magnetici, sensori fissati sul cannotto che leggono in campo magnetico generato da un’anello magnetico fissato sulla madrevite dell’attuatore (regolabili)
- Con sensori induttivi, sensori induttivi e sono fissati sul cannotto ( non regolabili)
Inoltre per regolare il controllo della corsa
- Potenziometro costituisce un riferimento assoluto, in questo caso vi possono essere limitazioni della lunghezza della corsa
- Encoder incrementale montato sul motore elettrico oppure sul gruppo riduttore, l’encoder trasforma il movimento rotatorio del motore in impulsi elettrici digitali
Attacchi anteriori e posteriori
Degno di nota è il fatto che su tutti gli attuatori lineari sono disponibili diversi attacchi anteriori e posteriori. Inoltre a richiesta si eseguono attacchi a disegno.
Dispositivo antirotazione
Innanzitutto, il dispositivo antirotazione è realizzato tramite un pattino sagomato che si impegna nella scanalature interne del cannotto. Questo è obbligatorio in quelle applicazioni dove il carico non è vincolato o nel caso si utilizzano attacchi anteriori a filetto femmina o maschio.
In dispositivo è consigliato su attacco con testa a snodo.
Chiocciola di sicurezza
Prima di tutto, si tratta di un dispositivo che consente il controllo dell’usura della madrevite, prevenendo la caduta del carico. La chiocciola di sicurezza, infatti, impedisce che l’asta traslante rientri o fuoriesca improvvisamente in caso di rottura della madrevite di lavoro.
Come dimensionare un’attuatore elettrico?
Innanzitutto per dimensionare correttamente un’attuatore lineare elettrico è indispensabile conoscere alcuni dati dell’applicazione dove è richiesta l’installazione:
- Alimentazione disponibile
- Carico da muovere
- Corsa utile
- Velocità di traslazione lineare
- Fattore di servizio
- Ciclo di carico
- Quale controllo da usare
Inoltre, in base alla configurazione che si ottiene bisogna tenere in considerazioni alcuni fattori che possono influire sul corretto funzionamento;
- Condizioni ambientali
- Eventuali carichi radiali
Infine bisogna tener presente che gli attuatori elettrici e i riduttori sono dispositivi destinati ad essere integrati in macchinari più complessi: non possono quindi essere considerati componenti di sicurezza (ai sensi dell’art.1 della Direttiva CE 89/392 e relative integrazioni-direttive CE 91-368,93/44,93/68) non sono componenti aventi lo scopo di assicurare, con il loro utilizzo, una funzione di sicurezza e il cui guasto o cattivo funzionamento pregiudica la sicurezza e la salute delle persone esposte.
Irreversibilità e Reversibilità negli attuatori elettrici
Quando si parla di irreversibilità s’intende che gli attuatori lineari possono mantenere la posizione di un carico applicato in assenza di alimentazione.
La reversibilità e l’irreversibilità sono, quindi, determinate dall’influenzata da diversi fattori quali lo stato di usura dei rotismi (rodaggio), dal tipo di carico, dalla presenza di vibrazioni, dalla posizione di montaggio, rapporto di riduzione del riduttore ecc.
Infine, la reversibilità in un attuatore lineare elettrico ne limita la precisione e la ripetibilità per il posizionamento.
Di conseguenza, è possibile aumentare l’irreversibilità dell’attuatore elettrico con diversi accorgimenti; innanzitutto con motori asincroni è possibile installare un motore autofrenante, mentre per il motore in corrente continua a magneti permanenti, è possibile cortocircuitando le connessioni motore quando l’attuatore non è alimentato.