Irreversibilità e reversibilità negli attuatori lineari

Cosa si intende per “attuatore irreversibile” ?

Un attuatore irreversibile è un attuatore che in assenza di alimentazione è in grado di mantenere la sua posizione con un carico applicato.

La reversibilità è dettata dall’efficienza nella trasmissione, più questa è elevata, maggiore è il rischi che il nostro attuatore non mantenga la propria posizione

Tutti i produttori di attuatori, nelle tabelle di selezione di fianco al rapporto di riduzione indicano il rendimento o efficienza, fissando un valore (per esempio Mecvel Srl è 0.26), oltre il quale l’attuatore è da considerarsi reversibile, facciamo un’esempio:

Possiamo notare che le versioni M07  e M06 hanno un rendimento inferiore a 0.26, quindi sono da considerarsi IRREVERSIBILI, mentre tutte le altre posizioni hanno un rendimento superiore, quindi sono da considerarsi reversibili.

La domanda sorge spontanea, ma se uso la versione M01 (rendimento 0.48) e il carico è 100N ?
E sicuramente irreversibile, la regola del 0.26 si applica solo al carico dato da catalogo in base alla versione.

In base anche all’attuatore che s’intende usare la reversibilità e maggiore o minore, esempio:

• Negli attuatori con vite a ricircolo di sfere sicuramente è superiore alla vite trapezia
• La configurazione motore in linea la reversibilità è maggiore rispetto a quelli con il motore ortogonale.

Come rendere irreversibile l’attuatore?

Tutto si può fare bisogna valutare solo la soluzione più vantaggiosa, ci sono diversi sistemi :

• Passare a una tagli maggiore di attuatori lineari, con il normale aumento di costo
• Montare un motore autofrenante
  Nel caso dei motori in corrente continua in taglia piccola non sempre si trovano, e se si trovano hanno dei costi notevoli.
• Realizzare una staffa di sicurezza come nei sollevatori per auto a forbice

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